domenica 3 giugno 2018

LEGA-M5S: STAMPA LIBERA IN LIBERO STATO

Com'era fin troppo facile prevedere l'establishment nostrano (per non dire dei media politically corrected europei e internazionali) hanno iniziato a sparare a più non posso contro il neonato inedito governo gialloverde. In assenza di un'opposizione che possa definirsi degna di quel ruolo, visti gli ultimi vent'anni di inciuci fra B. e il cosiddetto centrosinistra, a scagliarsi lancia in resta contro Di Maio e Salvini sono soprattutto quelle firme (autorevoli?) che fino all'altro giorno fungevano da cane da riporto e da cassa di risonanza delle mirabolanti (?) imprese degli ultimi disastrosi governi. 
C'è da augurarsi che il nuovo governo elimini quanto prima non solo gli odiosi vitalizi dei politici, bensì anche il finanziamento pubblico alla stampa: chi farà vera informazione sarà premiato e avrà come metro di giudizio del buon lavoro svolto, soltanto i propri lettori e non, come accade oggi, il potere politico o, peggio, quello governativo. Il cosiddetto "quarto potere" dovrebbe essere il cane da guardia dell'azione politica, non sostituirsi ad essa.

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