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lunedì 11 giugno 2018

AQUARIUS: L'EUROPA APRA TUTTI I PORTI

Comunque la si pensi, lo strappo effettuato dal governo gialloverde all'unisono con il ministro dell'Interno Salvini, sta mettendo per la prima volta il resto dei Paesi europei di fronte alle proprie responsabilità sull'annoso problema dell'accoglienza dei migranti.

A metà fra menefreghismo e scaricabarile, nel corso degli ultimi decenni la Comunità europea con i trattati di Dublino ha, di fatto, delegato alla sola Italia ogni incombenza relativa al soccorso e alla gestione dei flussi migratori provenienti dalle coste nordafricane.

Un'incombenza che, complice la crisi economica che ha pesantemente colpito le fasce più deboli del nostro Paese negli ultimi anni, che è stata trasformata il più delle volte in business da pseudo-cooperative gestite direttamente (Mafia Capitale) dalla malavita organizzata, spesso addirittura in combutta con l'attività quantomeno opaca di alcune ONG

L'azione dimostrativa del governo italiano rappresenta, in questi termini, la volontà del popolo italiano di porre al centro dell'agenda politica di Bruxelles non solo obblighi e vincoli di carattere economico, bensì il ruolo stesso dell'Unione Europea a fronte di quel fenomeno epocale rappresentato dai flussi migratori provenienti dalle coste africane.

Come a dire che il problema non è certo la chiusura dei porti italiani, bensì -riprendendo le parole del ministro delle Infrastrutture Toninelli- quello della necessaria (e fin ora sempre negata) apertura di tutti i porti europei, attraverso una legittima assunzione di responsabilità condivisa nei confronti di un Paese membro che, finora, ha supplito da solo alle gravi mancanze di una politica continentale chiara sulla questione.

domenica 10 giugno 2018

MALTA PACCHIA FINITA: I PORTI ITALIANI SONO CHIUSI

Il problema non è se salvare o meno le vite di altri 629 migranti in fuga dalle guerre o dalla miseria che affliggono il continente africano. Quelle vite (tra cui 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte), infatti, si trovano già a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranee, con a bordo i volontari di Medici senza frontiere.


Ora, poichè l'approdo più sicuro e vicino sarebbe La Valletta, il neoministro degli Interni Matteo Salvini, è stato costretto ad inviare un ultimatum urgente alle corrispondenti autorità maltesi, chiedendo il loro diretto intervento. 

Giusto per non dimenticare, Malta già venerdì scorso aveva impedito l'ingresso in porto della nave Seefuchs, con a bordo 126 migranti, pur negando pubblicamente di non dare assistenza ai migranti. Al punto che Salvini si trovò costretto a replicare: “Ci dicano gli amici maltesi quante navi che trasportavano migranti hanno attraccato nei loro porti nel 2018, quante persone sono sbarcate, quante domande di asilo sono state esaminate e quante accolte”.

Preso atto della mancata risposta di Malta, l'Aquarius non è stata autorizzata ad attraccare sul nostro territorio: i porti italiani sono chiusi.

GOVERNO: MENO INQUINAMENTO PIU' FLAT TAX

Innanzitutto è bene ricordare che lo scorso 17 maggio l'Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea per aver violato le nor...