venerdì 15 giugno 2018

CONTE E MACRON: BASTA ARRIVI, HOTSPOT IN AFRICA E RIMPATRI

Per quanto allo stato rappresenti solo una dichiarazione d'intenti, il fatto stesso che l'intesa raggiunta fra il primo ministro italiano Giuseppe Conte e il presidente francese Macron metta chiaramente a fuoco la necessità di una pragmatica e urgente revisione delle attuali regole europee nei confronti del fenomeno dell'emigrazione economica. 

I principali cardini della proposta italo-francese ruota no essenzialmente attorno a due capisaldi: lo stop agli arrivi dei migranti economici nell'area Shengen e  la creazione di hotspot di identificazione negli stati di transito e di provenienza. 

Fatta salva l'ospitalità e l'integrazione dei profughi provenienti da zone di guerra, per quanto riguarda i migranti economici occorre evitare i viaggi della speranza (spesso di morte), gestiti da trafficanti nel mare e dalla malavita in Europa. 

Tutto ciò accompagnato da una una politica europea unitaria che, a partire dall'identificazione nei Paesi di origine oppure di transito, consenta attraverso interventi economici mirati, di migliorare in Africa  le condizioni di vita di coloro che fuggono verso l'Europa in cerca di un improbabile benessere, finendo il più delle volte preda della malavita organizzata e di un nuovo schiavismo.

Infine -questo hanno concordato i due leaders- occorre operare anche nei confronti dei rimpatri per coloro che attualmente vivono in clandestinità soprattutto in Italia, andando ad ingrossare le fila della criminalità organizzata che -non solo nella percezione, bensì nella realtà- creano gravi situazioni di insicurezza nelle nostre città.

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